Di ritorno da Casarsa, all’inizio dell’autunno scoprì di aver nel cuore la lingua friulana e tra gli ultimi mesi del 1941 e i primi del 1942 scrisse i versi che, raccolti in un libretto intitolato Poesie a Casarsa, verranno pubblicati il 14 luglio 1942,[18] a spese dell’autore, e saranno subito notati da Gianfranco Contini (che gli dedicherà una recensione positiva),[Nota 1][19] da Alfonso Gatto e dal critico Antonio Russi.[20] Nel luglio 1942 passò tre settimane in un campo di addestramento per allievi ufficiali presso Porretta Terme.