Pasolini pubblica Poesie a Casarsa a Bologna nel 1942 per i tipi della Libreria Antiquaria Mario Landi. Il volume è dedicato al padre Carlo Alberto, da sempre orgoglioso – nonostante il rapporto conflittuale – della passione letteraria del figlio. Due settimane dopo l’uscita, Gianfranco Contini invia al ventenne Pasolini una cartolina in cui elogia apertamente l’opera.
Poesie è una dichiarazione d’amore per il dialetto friulano che assume ulteriore forza se si considera l’avversione del regime fascista per gli idiomi locali, ritenuti un ostacolo alla coesione identitaria della nazione; non un friulano appreso per via “libresca” – quello registrato nel grande dizionario di Jacopo Pirona per intenderci – ma il friulano udito risuonare nelle campagne casarsesi, utilizzato per colloquiare con amici, conoscenti, compaesani.

Contesto storico

3 agosto 1942: il segretario generale del Comitato esecutivo dell’Internazionale Comunista Georgi Dimitrov scrive a Tito: «Cc Slovenia e Cc Jugoslavia sono tenuti ad esigere dai compagni italiani il rendiconto della loro attività. Costituire gruppi di Kps [Partito Comunista di Slovenia] nei rioni italiani d’un tempo, laddove vivono sloveni e croati: Istria, Trieste e altrove. Sviluppare colà il movimento partigiano non è soltanto giusto, bensì pure urgente. Così pure è estremamente urgente che il tutto venga condotto a termine dal comando, in contatto con i compagni italiani, nella costituzione delle organizzazioni per la lotta partigiana ed antifascista in Istria, a Trieste e a Fiume».
Come ha scritto Patrick Karlsen in Frontiera rossa. Il Pci, il confine orientale e il contesto internazionale 1941-1955, Gorizia, Leg, 2010, «Le istruzioni di Dimitrov riconoscevano senza equivoci l’egemonia del movimento comunista sloveno su quello italiano nella Venezia Giulia (…). Tali regioni, dal punto di vista delle strutture del partito, non dovevano più considerarsi di pertinenza italiana ma zona di operazioni del Kps». Le formazioni resistenziali comuniste di stanza in Friuli aderirono alla causa di Tito, fino a essere incorporate nel 1944, su esplicita richiesta di Palmiro Togliatti, nel IX Korpus dell’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia. È datato 7 febbraio 1945 l’episodio più famigerato della vicenda partigiana in Friuli: l’eccidio di Porzûs, in cui trovò la morte il fratello minore di Pier Paolo Pasolini, Guidalberto, in quanto membro delle Brigate Osoppo.

Letteratura

DEDICA
Fontana di aga dal me paìs. / A no è aga pì fres-cia che tal me paìs. / Fontana di rustic amòur.

Fontana d’acqua del mio paese. Non c’è acqua più fresca che nel mio paese. Fontana di rustico amore.

(P.P. Pasolini, Tutte le poesie, Milano, Mondadori, 2003, p. 9)