Pasolini trascorre per la prima volta un anno intero a Casarsa della Delizia; ivi frequenterà la seconda elementare. Pier Paolo si traserì nel paesino friulano assieme alla madre a causa delle difficoltà economiche del padre. «Fu il momento in cui “scoprì” il Friuli, la terra materna.
Vive per la prima volta in una casa “sua”: non prova più il senso di provvisorietà che gli alloggi militari dovevano suscitare in lui» (E. Siciliano, Vita di Pasolini, Milano, Rizzoli, 1978, pp. 67-68).

Contesto storico

Tramite la legge 17 maggio 1928 n. 1029 e il successivo Testo Unico 2 settembre 1928 n. 1993 il regime introduce un nuovo sistema elettorale di tipo plebiscitario. Agli elettori è presentata l’anno seguente (24 marzo 1929) una lista unica nazionale di 400 candidati scelti dal Gran Consiglio del Fascismo che può essere soltanto approvata o disapprovata in blocco, priva com’è dell’indicazione dei nomi. Il “sì” vincerà con il 98,34%. In Venezia Giulia e Zara si registrarono 186.788 voti per il “sì” e 4.080 per il “no”.

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